Oggi mi preme condividere con voi una riflessione piuttosto profonda, talvolta dimenticata nei meandri del tempo e dell’età adulta.
Tutti noi, in ogni angolo del mondo, indipendentemente da chi siamo ora, siamo stati bambini un tempo.
E tutti i grandi - quei giganti che ammiriamo e rispettiamo - lo sono stati a loro volta.
Ma quante volte ci lasciamo cullare dal dolce sapore di quei ricordi, dalla semplicità disarmante dell'essere bambini?
Purtroppo, nella fretta della vita e nel turbine delle responsabilità, molti di noi perdono di vista quella pura scintilla d'infanzia che una volta brillava dentro di noi.
Ricordi quei momenti di innocenza e di scoperta, quando ogni giorno era un'avventura e il mondo un vasto campo di gioco?
Quei momenti in cui i problemi erano piccoli e i sogni erano grandi?
Ricordare bambino che eravamo ci aiuta a comprendere meglio chi siamo diventati.
Ci aiuta a essere più pazienti, più gentili, più umani.
Ma soprattutto, ci ricorda di guardare il mondo con meraviglia, immaginazione e la speranza incrollabile che caratterizza l'infanzia.
Perciò, mentre avanziamo nel viaggio della vita, cerchiamo di portare con noi quel pezzetto di infanzia.
Quei ricordi preziosi, quella freschezza di spirito, possono servirci da bussola nel mezzo del caos, ricordandoci che una volta, anche noi, eravamo bambini.
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