Sai, vivere non significa solo risvegliarsi ogni giorno, mangiare e andare a dormire.
No, vivere è molto di più.
Vivere richiede coraggio, quasi come un bambino che fa il suo primo passo, incerto ma determinato, verso un mondo sconosciuto.
Coraggio come quello di dire 'ti amo' per la prima volta, vulnerabili ma sinceri, non sapendo come verrà accolta la nostra dichiarazione.
Vivere può essere incosciente, come quando decidiamo di gustare un gelato nonostante il freddo pungente dell'inverno, perché, perché no?
C'è una sorta di bellezza nell'essere incoscienti, nel godere dei momenti semplici senza pensare troppo al domani.
Vivere è essere impavidi, proprio come quando affrontiamo il dolore di una perdita. Il dolore è un aspetto inevitabile della vita, dura e a volte paralizzante.
Ma è anche attraverso il dolore che possiamo apprezzare pienamente la gioia.
E alla fine, quando ci rialziamo, torniamo più forti e resilienti di prima.
Vivere è essere fragili, permettendoci di piangere quando siamo tristi, di ammettere che abbiamo paura, di riconoscere che abbiamo fatto un errore.
In questa fragilità, c'è una forza inestimabile, quella dell'onestà con noi stessi.
E poi, vivere è essere sognatori.
Come quando da bambini guardavamo le stelle nella notte, immaginando di volare tra loro.
Ora, da adulti, possiamo ancora sognare, sognare di un mondo migliore, sognare di essere la versione migliore di noi stessi.
Allora, non accontentiamoci di sopravvivere.
Siate coraggiosi, incoscienti, impavidi, fragili.
Siate sognatori.
Vivete, perché vivere è il viaggio più meraviglioso che possiamo intraprendere
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