Non si esce da un'emozione.
Si può tentare di fuggire, di nasconderla, di ignorarla.
Ma ci si ritrova sempre a fare i conti con essa.
È come un profumo che porti addosso, un effluvio che ti segue ovunque tu vada.
Puoi tentare di distrarti, di perderti in mille attività, di riempirti la mente con pensieri e preoccupazioni per evitare di concentrarti su quello che senti.
Ma quell'emozione è lì, eterna compagna del tuo viaggio.
E allora ti accorgi che non puoi smettere di respirare quell'emozione, proprio come non puoi smettere di respirare l'aria che ti circonda.
Abbracciare le nostre emozioni, anche quelle più difficili, è parte del nostro cammino di crescita.
Non si tratta di lasciarsi sopraffare da esse, ma di accettarle, di guardarle in faccia, di comprenderle.
Perché quando impariamo a respirare le nostre emozioni, anziché fuggire da esse, scopriamo una forza insospettata dentro di noi.
Una forza che ci permette di avanzare, di cambiare, di evolvere.
Non si esce da un'emozione.
Si vive, si respira, si apprende.
E si va avanti, sempre.
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