Questa affascinante tradizione giapponese chiamata 'Kintsugi' è una potente metafora per la vita e le sfide che ognuno di noi affronta. Ogni rottura, ogni crepa sulla nostra "superficie", rappresenta le nostre ferite, le nostre delusioni, le nostre sofferenze. Potremmo essere tentati di nascondere queste 'crepe', di coprirle come se non fossero mai esistite. Ma la verità è che queste crepe fanno parte di ciò che siamo, della nostra storia.
Che cosa succederebbe se, invece di nasconderle, decidessimo di riempire di 'oro' queste crepe? Se decidessimo di accettare le nostre ferite, di apprezzare le lezioni che ci hanno insegnato, di valorizzarle come parte del nostro percorso unico e prezioso?
Ricordiamoci oggi, e ogni giorno, che le nostre 'crepe' non ci rendono imperfetti o deboli, ma ci rendono più belli, forti e unici.
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